Potrei raccontarvi della visita al museo del ramen.
Potrei farvi vedere il nikuman grande quanto la mia testa che ho mangiato alla Cinatown di Yokohama con Silvia ed Irene.
Potrei raccontarvi delle "Things I will miss about Japan" che abbiamo elencato sulla lavagna all'ingresso.
Potrei dirvi la strana sensazione che ho provato stamattina, quando non volevo alzarmi dal letto perché sapevo che l'inizio di questa giornata sarebbe stato l'inizio della fine.
O della mia faccia quando ho aggiunto l'etichetta pre-partenza a questo post.
Partenza per dove, per cosa?
Ho ripulito la camera, staccato le foto, i poster, i ricordi dal muro.
Non ci sono più vestiti ammucchiati sulle mensole, non c'è più la pianta di av(v)ocad(t)o in balcone.
Non ci sono più i manga ed i libri accatastati vicino alla televisione.
Niente più valigie sotto il letto, ormai sono state diligentemente preparate e messe in corridoio.
Non c'è più l'odore di thè e toast appena fatto proveniente dalla cucina.
O la coperta a pois supermorbida sul letto.
Non ci saranno più corse per prendere l'ultimo treno, o pomeriggi passati tra l'odore di libri e il pavimento in legno scricchiolante della biblioteca.
Niente più pranzi alla mensa del 2° piano, o pausa caffé prima di tornare a lezione.
Niente più "oh ma che ce l'hai la tessera??" per rientrare nel dormitorio.
Insomma, è diventato definitivo in apparenza, più difficile per me da realizzare.
Questo pomeriggio prenderemo la tanto odiata seibu tamagawa sen, norikae a Musashisakai poi con la Chuo verso Kichijoji. Da lì autobus verso Haneda e poi questa notte alle 0:35 sull'aereo che ci riporterà definitivamente in Italia.
Quest'anno è passato così in fretta.
Quest'anno è passato così in fretta.
Su facebook ho già scritto un messaggio di ringraziamento, qui vorrei solo aggiungere un grazie a tutti quelli che hanno letto il mio blog. Sia che siate miei amici curiosi di vedere come me la passavo, sia che siate passati per caso.
Grazie di avermi accompagnata in questo viaggio.
Un grazie anche alla TUFS, che mi ha accettato qui e mi ha permesso di fare questa esperienza fantastica.
Ricordatevi di passare sul blog di Irene, questa notte non ha praticamente dormito per aggiornare il blog come si deve.
Sono contenta di essere partita con lei e Silvia, non riesco davvero ad immaginare compagne di viaggio diverse.
Grazie a loro sono cambiata in meglio (spero).
Vi voglio bene!
Un ultimo ringraziamento a questo blog, che non continuerò una volta arrivata in Italia, ma che ha svolto egregiamente il suo compito.
Da Tokyo, Giappone, è davvero tutto.
Alessandra